ISLANDA
Fino a qualche anno addietro andare in Islanda rappresentava una esperienza straordinaria ma con un costo elevatissimo, per fortuna oggi con la presenza nel mercato delle compagnie low cost il viaggio è diventato alla portata di tutti e quindi a ottobre 2022 non mi sono lasciato pregare e con mio figlio, all’epoca di sedici anni, ci siamo imbarcati a un prezzo irrisorio per la terra dei ghiacci.
Il volo dura circa quattro ore e l’autunno è un mese ottimale per visitare l’Islanda, non ci sono troppi turisti, non c’è ancora la neve e con un poco di fortuna si può ammirare Sua Maestà Aurora. Per visitare questo Paese straordinario ci sono due opzioni, noleggiare la macchina (prezzi notevoli) e fare il ring in autonomia oppure per non strapazzarsi troppo dormire di base nella capitale Reykjavik e fare escursioni organizzate in giornata.
Noi abbiamo optato per la seconda soluzione e abbiamo dormito in un comodissimo e centralissimo due stelle sulla via principale ovvero Laugavegur.
Visitare l’Islanda quando non cè il pienone di turisti, soprattutto se si rimane nella capitale, è un grande vantaggio perchè c’è una grandissima organizzazione di tutti i numerosi tour operator che ti vengono a prendere in prossimità dell’hotel e ti portano nei vari siti e non c’ è rischio di overbooking ad eccezione dell’ingresso alla Blu Lagoon che è sempre richiestissima (vi consiglio di prenotarla dall’Italia). Prima della partenza avevo chiesto informazioni ad alcuni amici che erano già stati in Islanda e mi aveva molto colpito il loro racconto circa la bellezza del paesaggio e della terra, per questo motivo avevo scelto i primi di ottobre perchè la neve, per quanto spettacolare, avrebbe coperto questo immenso patrimonio geologico ed infatti, già la vista dell’isola dall’aereo è molto spettacolare.
Si iniziano infatti a scorgere le spiagge nere sulla costa e l’immensità della roccia vulcanica che si presenta in due colori arancione-rosso nelle zone di più recente eruzione e in un particolare di colore verde scuro intenso nelle zone ove il magma si è raffreddato da più tempo. Subito usciti dall’aeroporto internazionale di Keflavik per prendere il bus che porta nella capitale (circa 40 minuti di percorso) ci si rende subito conto che non ci si trova più sulla Terra ma in un altro pianeta senza animali e vegetazione ma con una roccia e una terra dalla conformazione tutta particolare, spesso appuntita, dai colori sopra descritti ai quali non siamo abituati. Non nascondo che l’impatto è stato molto emozionante.
Il clima è certamente fresco/freddo con temperature medie, almeno a inizio ottobre, di circa 5-8 gradi.
La bellezza del paesaggio circostante era talmente affascinante che non ci siamo neanche accorti che eravamo svegli dalle 03.30 del mattino, della durata del volo e del tempo di percorrenza della tratta per raggiungere Reykjavik. La navetta (più economica del taxi) non lascia i suoi clienti direttamente negli hotel ma si ferma ad una stazione centrale in città, dalla quale tutti i turisti vengono convogliati in minibus diretti nelle diverse zone alberghiere.
REYKJAVIK
La città non ha molto da offrire in termini di musei e siti turistici ma ha un indubbio fascino particolare tipico delle capitali del nord Europa, ordine massimo, gente tranquilla, poche macchine, aria pulita, vetrate e luci in ogni dove per sfruttare al meglio i raggi del sole. Non nascondo che il nord da sempre mi ha affascinato tantissimo, soprattutto quello oltre il circolo polare artico, così come mi affascina la notte artica e tutto ciò che ne consegue.
A ottobre, l’alternanza sole/notte era fondamentalmente come l’Italia, motivo in più per venire in questo periodo. A Reykjavik quindi la cosa più bella da fare è passeggiare per tutte le vie del centro, piuttosto piccolo, ma molto caratteristico con tanti locali tutti illuminati. La passeggiata più piacevole è quella che attraversa Laugavegur, per poi salire verso la cattedrale attraverso la strada arcobaleno; un altro percorso interessante è quello che prosegue verso il porto, anch’esso raggiungibile in pochi minuti. Da visitare è sicuramente, oltre alla cattedrale che domina la città (salite in cima, il panorama è splendido), il monumento per gli esploratori (Sun Voyager) dalla forma di nave vichinga e il futuristico Harpa Concert Hall nella zona portuale. Sconsiglio di vistare il museo del mare piuttosto deludente, così come sconsiglio di andare nella zona del lago dietro il municipio se non per fare una passeggiata all’aria aperta. Uno dei motivi per i quali mi piacciono le città del nord Europa è la magia che si respira la sera quando cadono le tenebre e con una illuminazione di tipo natalizio inizia la grande attesa.
Mi riferisco ovviamente alla Aurora boreale che qui chiamano Northern LIghts, che si può ammirare la notte stellata a cielo pulito. La sua magia è rappresentata infatti proprio dalla attesa per un evento che non è certo ma solo eventuale. Più si sale a nord nell’artico è più sono intense e spettacolari. Preciso questo perchè sconsiglio di venire in Islanda solo per ammirare le luci del nord, in quanto l’isola, in particolare la zona della capitale, è posizionata molto al di sotto del circolo polare artico, per cui il fenomeno dell’aurora, seppur visibile, non sempre è percepibile a occhio nudo. Durante il mio soggiorno in Islanda una delle serate era a cielo limpido per cui, tramite un tour locale organizzato, con l’ausilio di particolare macchinari che misurano l’intensità dell’aurora, siamo andati a posizionarci a una quarantina di kilomteri dalla capitale per ammirare lo spettacolo che per me, per la verità, è stato abbastanza deludente.
L’intensità dell’aurora, infatti, era piuttosto bassa per cui si potevano ammirare i fasci e le luci tipiche del fenomeno che però a occhio nudo si presentavano bianche. Al contrario apparivano verdi se viste attraverso i cellulari più potenti e le macchine fotografiche. Per fortuna precedentemente avevo assistito in condizioni ideali e con la giusta intensità a tale fenomeno così magnificente in una posizione molto al di sopra del circolo polare artico nel nord della Norvegia e sapevo che vedere i fasci gialli e verdi volteggiare su di te a occhio nudo è una esperienza da provare quanto prima. Comunque in brevi momenti i fasci dell’aurora, seppur per pochi minuti, si sono manifestati anche con il colore tipico verde.
Ovviamente non posso escludere che in Islanda Aurore più intense e quindi meglio visibili a occhio nudo possano capitare e quindi una escursione in tal senso la consiglio sempre.
DINTORNI
Dalla capitale, come dicevo, le escursioni organizzate che si possono fare sono tantissime per cui, se non si vogliono affrontare i rischi di una guida in autonomia, secondo me è la scelta migliore anche se a volte non la più economica.
Una delle più belle è la visita del cd circolo d’oro che comprende il parco nazionale del Thingvellir, Geysir e la cascata di Gullfoss.
La visita dei tre siti dura circa sei ore ma è indispensabile perchè si vedono aspetti della natura veramente unici al mondo ovvero:
Il primo rappresenta l’incontro tra la placca tettonica Euroasiatica e quella Americana, con una magnifica passeggiata in mezzo alla natura esattamente al centro tra le due placce; durante il cammino si incontrano fiumi, laghetti, cascate, etc etc., ogni angolo è da cartolina, il paesaggio nei vari punti panoramici è altamente spettacolare.
Geysir è una zona geotermica dove si può ammirare il geyser Strokkur che si “esibisce” ogni 5/6 minuti. Evidenzio solo che non mi risultano in Europa altri geyser e nel mondo se ne contano pochissimi ancora attivi…che altro aggiungere?
Comunque è tutta la zona geotermica molto piacevole da visitarsi attraverso i vari percorsi; di fronte l’area consiglio di fermarvi nel centro visitatori ove mangiare e comprare qualche souvenir di ottima qualità.
Parlare delle cascate in Islanda non è semplice perchè sono abbondanti e numerose, quella di Gullfoss è altamente spettacolare, in quanto il parcheggio dista dal sito circa un chilometro, in cui si cammina nel nulla in un incredibile paesaggio marziano, per poi arrivare e affacciarsi in un punto panoramico dove ammirarre in tutto il suo splendore la cascata.
Il percorso prosegue scendendo le scalette e avvicinandosi al getto d’acqua fino ad ammirarlo da vicinissimo. Favoloso.
Ma il paradosso di una visita in Islanda non sono nemmeno questi siti turistici veramente straordinari, perchè è tutta l’Isola che è speciale, percorrere infatti chilometri in mezzo al nulla in stradine strette, interamente circondati da terra e rocce vulcaniche dai vari colori, vedere in lontanza in ogni dove fumarole in mezzo al nulla, scorgere sugli altopiani il bianco e la neve dei ghiacciai perenni, in uno con i numerevoli corsi d’acqua che si incontrano non potranno mai essere soppiantati da un singolo sito da visitarsi.
E nel mentre si procede nel nulla più assoluto ecco che all’improvviso si scorge in lontananza una tipica chiesetta blu e bianca….
Ma come dicevo le escursioni dalla capitale sono tantissime, si può scegliere anche quella di dodici ore fino alla laguna ghiacciata di jokulsarlon per ammirare gli iceberg, quella a nord per vedere la penisola di Snaefellsnes, ovvero camminare all’interno di un tunnel di lava o scalare i ghiacciai, etc.
Che altro aggiungere se non che non vedo l’ora di tornare?
Molto bello è anche il tour di delfini e balene nella splendida baia di Reykjavik, non tanto per i delfini (molti) e balene (poche) che si possono incontrare ma per ammirare dal mare anche l’incantevole porto, la baia della città e questa meravigliosa isola ipervulcanica.
ESDS